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Senza titolo- ultimo

Mamma continuava ad andarci a trovare N., non ricordo con quale frequenza perché non sempre si poteva andare, sia per i loro assurdi regolamenti che cambiavano ogni giorno, sia per la lontananza. Io non tornai più.
Per ogni Pasqua, per ogni Natale, il "Poder Ejecutivo National" liberava alcuni di questi prigionieri politici. E tante volte per noi la speranza diventava poi un dolore.
Ricordo il Gatto, un ragazzo scampato al carcere di Coronda, ricordo i suoi occhi, la sua disperazione, il suo essere fuori. Ricordo i racconti che faceva in casa delle torture che aveva subito (ve le risparmio) ed il nostro pensiero correva subito a N. ancora dentro. Ma cosa puoi dire ad una persona ridotta in quelle condizioni mentali? Era sopravvissuto e lo doveva raccontare.
Di fronte a casa c'era la sede dell'emittente radio della città. Io conoscevo tutti perché amo la radio e tante volte andavo, durante la notte, e mi permettevano di entrare nello studio dove facevano le trasmissioni e qualche volta mi hanno anche permesso di leggere la pubblicità: sapevano del mio sogno di diventare speaker. Ero la loro mascotte e facevo di tutto per andarci.
A quei tempi non esisteva internet, esisteva il telex. Metri e metri di carta uscivano da una macchina enorme, piene di notizie, io aiutavo l'incaricato del telex a mettere in ordine la carta.
Nella mia città c'è l'abitudine di stare sempre fuori casa, ci sono dei grandi marciapiedi e c'è sempre qualche amico che passa e ci si mette seduti sulla soglia della porta a chiacchierare. Un giorno, di cui non ricorderò mai la data, stavo chiacchierando col mio amico Coni e vedo uscire l'incaricato del telex che mi dice: "Gringa puoi venire un attimo?", "Arrivo fra un po'", rispondo. "No, vieni subito.", ribatte con tono perentorio e senza ammettere repliche. Mi alzo e corro, senza pensare a nulla; corro e basta. Mi porta nello stanzone del telex, afferra il foglio del tabulato:"Tutto tuo.", mi dice. "Non mi va ora, sto parlando con Coni.", "Invece tocca a te, e fallo con attenzione." Mi passa i fogli e rimane a guardare. Prendo questi fogli, inizio a scorrerli e vedo una sottolineatura col pennello rosso, era un titolo: liberati dal "Poder Ejecutivo National". Il mio cuoricino comincia ad avvertire qualcosa, lo guardo e lui molto serio dice: "Continua.", e io continuo. Un paio di metri di carta e più giù un circolo rosso. Dentro quel circolo c'era il nome di mio fratello. "Mammaaaaaaaaaaa!!!" , mi usci subito questo grido, lui aveva già aperto la porta e partii di corsa senza ringraziarlo.
Corsi dalla mamma e da quel giorno, per tre giorni abbiamo fatto i turni sul marciapiede. Fino a quando non l'ho visto comparire: piccolo, piccolo, ma non potevo non riconoscerlo!

Senza titolo- ultimoultima modifica: 2005-06-24T10:36:00+02:00da
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