Pre-post

L'anno scorso da uno scambio con Swordman avevo iniziato a scrivere qualcosa ma poi, pensando che il mio blog era impostato verso il cazzeggio, ho lasciato perdere.
Ora ricomincio, e sono sull'onda dell'emozione della notizia arrivata dall'Argentina, non so cosa ne verrà fuori. Il fatto è che se scrivo come parlo sarebbe un disastro nel senso che inizio con una cosa e finisco con tutt'altra, senza concludere quella con cui avevo iniziato e a me i post lunghi annoiano per cui farò vari post e poi se da qualche commento nasce una idea per scrivere ancora, lo potrei fare.
Vi dico subito che racconterò i miei ricordi che sono carenti di date precise perché io per queste cose sono disastrosa e non chiederò conferma a mia sorella, questi saranno solo ricordi e sensazioni mie.
Sono una di facile paranoie e non sono sicura di fare quello che ora in qualche modo sento di fare. So che in molti pensate che dovrei scrivere di queste cose, lo dite da molto tempo, poi ci saranno altri che mi diranno di si e io capisco, ma questa è una cosa per la quale nutro molto pudore, perché io detesto le cose fate apposta per fare colpo, per emozionare, e non vorrei essere fraintesa. Lo dico anche se oramai mi conoscete in tanti e sapete bene come sono. Cioè non farei mai niente del genere. Ma credo che avete ragione, queste cose devono essere raccontate. Soprattutto lette da chi non ha idea delle atrocità che sono successe nel mio Paese.
Mentre mi risulta molto facile raccontarlo a voce mi risulta molto difficile scriverlo. Ho paura di non trasmettere le sensazioni che voglio, parlando posso accentuare o meno, posso usare i gesti. Qui no. Vorrei solo che abbiate pazienza nel leggere, sia per il modo in cui scrivo, sia per il contenuto. Per contenuto intendo dire soprattutto che magari me ne andrò per altre vie, lascerò mio fratello e racconterò altre cose che sono successe o parlerò di altre persone. O forse no, sono piuttosto confusa. Ed è molto chiaro, no?