Bulimia

Forse ho messo le orecchie dove non dovevo. Ho spiato a tua insaputa. Sono stata avventata e forse impertinente. Ma mi è sembrato naturale. Ho cercato solo di sfamarmi.
Lo sai che sono gli angoli nascosti che mi incuriosiscono. Non oscuri, nascosti.
Ho aperto i tuoi cassetti, scoperto i tuoi fogli. La tua calligrafia, così piccola che sembra nascondere quello che vuoi dire.
Ho sbirciato nelle sfumature della tua voce. Talvolta suadente, talvolta sfuggente, talvolta impaziente, talvolta prepotente, talvolta indolente.
Ho messo l’accento su qualche tua parola, sottolineato qualche tua frase. Ho considerato qualche tua arrabbiatura.
Poi sono arrivata lì, non senza ostacoli, ma ho capito. Quello che cerco che tu mi dica l’hai già detto, l’hai già scritto, l’hai già fatto.
Ma se lo vuoi ripetere fai pure, l’amore dovrebbe essere sempre viziato.