Senza titolo- 4

N. era un ragazzone robusto con tanti di quei capelli in testa da sentire invidia. Un bel faccione rotondo con un sorriso sempre accesso. Quella era l'ultima immagine che avevo di lui. Quando entrai, lui era già lì ma non lo vidi immediatamente perché era dalla parte laterale, ho dovuto fare il giro. Un volta arrivata da lui e di fronte a quello che mi trovai, un ragazzo magrissimo, quasi senza denti e praticamente calvo, non sono riuscita a fare altro che scoppiare a piangere, e non riuscivo e mettermi seduta. Lui mi sorrideva e dal tubo di acciaio, che serviva per comunicare, ho sentito la sua voce che con calma, quella che ancora non erano riusciti a toglierli mi diceva: "Dai gringa, va tutto bene, su, guardami, parlami." Non so con quali forze riuscii a dirlgli: "Chau, scusami." Lui insisteva perché lo guardassi; penso che volesse, in quel momento, vedermi diventare donna, nonostante i miei 16 anni. Abbiamo parlato per un po', non ricordo cos'altro ci siamo detti, ma decisi di non usare tutti i 15' minuti. Mi alzai e feci entrare prima la mamma. Il secondo giorno non entrai per vederlo. Il terzo sì; volevo dirgli che l'avrei aspettato a casa. Mi guardò e rispose con un semplice: "Contaci!"
Non ricordo da quanto tempo fosse in quel carcere, ma in quel periodo gli avevano tolto anche la possibilità di scrivere e lui amava scrivere e stava scrivendo un libro. Gli avevano tolto anche la possibilità di ricevere altri libri e di giocare a calcio nel cortile. Il resto, di quello che ha vissuto e sopportato e subito lì dentro, non ce l'ha detto. Mai.
Nel viaggio di ritorno con la mamma non parlammo di questo, ma di quanto fosse forte la squadra argentina di calcio che era riuscita a vincere contro il Peru 6 a 0; che era il risultato che serviva per continuare a giocare il torneo. Nessun sospetto di partita truccata, per favore, non fatevi venire delle strane idee in testa. In quegli anni era tutto completamente legale da noi. Scherziamo?
C'erano degli slogan tirati fuori dai militari con tanto di cartoline omaggio nelle riviste, tipo quella che ho citato in precedenza, per fare in modo che gli argentini le spedissero a tutte le organizzazioni mondiali che all'estero diffamavano il governo militare argentino!
Gli argentini: siamo diritti e umani! Questo diceva una cartolina, non ricordo altri slogan. Ma questo basta e avanza.

Senza titolo- 4ultima modifica: 2005-06-23T11:50:36+02:00da largen
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17 pensieri su “Senza titolo- 4

  1. … cartoline… dove l’ho già letto oggi??
    sto facendo fatica a nn venir a leggerti anche di giorno
    ma nn posso resistere la sera
    per ora solo un augurio difelice We… sincero.. poi lascia che esca quelo che ha smosso… come nel bicchere con l’acuqa torbida… bacio a.

  2. Carissima.. sì.. solo baci in questi giorni.. qui si muore dal caldo ed io faccio persino fatica a stare al pc… I mici soffrono pure loro.. non possono nemmeno levarsi la pelliccia… quindi ce ne stiamo tutti sdraiati sotto le pale dei ventilatori in attesa che arrivi l’autunno.. ;-))) Forse la settimana prox ti faccio una sorpresa… Continua con i tuoi ricordi.. Sai mi è venuto in mente il film “Missing” di Costa Gavra..anche se quello era ambientato in Cile, ma certe brutture non hanno nazionalità. Baci baci

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